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Domenico Maida guiderà la FLC CGIL Umbria per i prossimi quattro anni

Subentra ad Amedeo Zupi, segretario generale uscente, a cui va il ringraziamento di tutta la nostra categoria per il lavoro svolto in questi anni.

24/03/2014
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Il 18 marzo 2014 si è svolto il III Congresso della FLC CGIL Umbria presso l’Hotel Giò a Perugia.

Al Congresso hanno preso parte 67 delegati (54 per la scuola pubblica, 9 per l’università, 1 per la formazione professionale, 2 per l’AFAM, 1 per i dirigenti scolastici).

Sono intervenuti: Mario Bravi, Segretario Generale della CGIL Umbria, Gianna Fracassi, segretaria nazionale FLC CGIL, Domenico Petruzzo, Direttore Vicario dell’USR Umbria, rappresentanti dell’UDU e degli studenti medi.

“Crisi del welfare e crisi della conoscenza sono due facce della stessa medaglia - ha detto il Segretario uscente Amedeo Zupi nella sua relazione di apertura - l'attacco al diritto allo studio, alla qualità dell'istruzione, la ridefinizione in senso negativo della missione del sistema formativo sono funzionali all'affermazione di un modello economico e sociale che è invece anch'esso palesemente in crisi”. Tra le criticità principali indicate dal segretario uscente ci sono quella dei carichi di lavoro “enormemente aumentati e ormai fortemente connessi all'abbassamento della qualità della formazione”, quella dell'emergenza salariale per la quale “oggi un dipendente della scuola che lavora non si sostiene con tranquillità”, e poi il tema delle progressioni di carriera (“chi anima per anni la propria scuola non deve avere nessun riconoscimento che non siano i magri emolumenti del Fis?”) e della dirigenza (sottoposta agli attacchi “brunettiani” come in tutti i settori pubblici). L'altro capitolo fondamentale è l'Università, in “crisi gravissima”, una crisi che si può combattere solo “rimettendo al centro gli studenti e i loro diritti”. “E attenzione - ha avvertito Zupi - il rischio di un pesante ridimensionamento del ruolo dell'Università è un problema che riguarda tutta l'Umbria”.

Sull'Afam (Alta Formazione Artistica e Musicale), pesa l'involuzione dell'Accademia di Belle Arti di Perugia (precarizzazione e perdita di professionalità, estemporaneità dei fondi, etc.). Qui, la statalizzazione è, secondo la FLC CGIL, il mezzo per recuperare credibilità. Per quanto riguarda invece il Briccialdi di Terni, c'è un “problema nazionale”, ha detto ancora Zupi, che ha poi avvertito sul rischio di una “crisi dell'alta formazione in Umbria”, dovuta all'assenza delle Istituzioni e di un vero dibattito nella società. Il rischio, è quello di produrre “danni irreversibili”, proprio mentre Perugia si propone come capitale europea della Cultura. Come agire a fronte di questo quadro? La proposta della FLC CGIL è quella di costruire una vera e propria piattaforma su alcuni punti fondamentali: costruire un sistema integrato dell'offerta culturale attraverso leggi nazionali e regionali; puntare sulle sinergie per un “prodotto Umbria cultura”; promuovere un terreno che favorisce la crescita dell'offerta culturale.

Al termine dei lavori l’assemblea congressuale ha proceduto all’elezione del Comitato Direttivo FLC CGIL Umbria, che risulta composto da 26 componenti.

Il Comitato Direttivo ha poi proceduto all’elezione a scrutinio segreto del Segretario generale nella persona di Domenico Maida. Entrato in CGIL come Rsu dell'Itc Capitini di Perugia, Domenico ha poi ricoperto il ruolo di segretario generale provinciale della FLC CGIL di Perugia e successivamente di segretario regionale.

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