da Tuttoscuola
È in corso, dal 10 al 12 aprile a Napoli, presso la Città della Scienza, il congresso nazionale della FLC CGIL. Nella prima giornata, il maggior rilievo lo ha avuto la relazione introduttiva del segretario generale dell’organizzazione, Domenico Pantaleo, incardinata, ci pare, sul rapporto tra sindacato (non solo della scuola, ma di tutto il comparto della conoscenza) e governo in questo tempo di crisi.
Pantaleo ha criticato aspramente il governo sulle politiche per il lavoro e l’economia: "Allentare le regole del lavoro, ridimensionando la contrattazione sindacale non crea occupazione, semmai diffonde precariato".
Circa le relazioni sindacali, il segretario della FLC CGIL ha spiegato di non avere “nessuna nostalgia della concertazione che ha portato a una progressiva istituzionalizzazione del sindacato, senza peraltro incidere realmente sui processi decisionali. Senza consenso e senza dialogo sociale non si governano processi complessi e non si ricompone la frammentazione d'interessi", e ha rivendicato la forza della propria organizzazione (generale): "Noi rappresentiamo milioni di lavoratori e pensionati e siamo orgogliosi della nostra funzione e della nostra memoria".
In tema di scuola, Pantaleo è poi entrato sui vari terreni di scontro con l’esecutivo, molti dei quali riguardanti i comparti della scuola e dell’università: dal Documento economico-finanziario presentato dal governo, in particolare, secondo Pantaleo, risultano “interventi inaccettabili su valutazione, incentivi alle università, revisione del contratto degli insegnanti e reclutamento di dirigenti e docenti" e "si conferma l'intenzione del governo di negare il contratto e di imporre con la legge un nuovo sistema di valorizzazione individuale degli insegnanti".
Su questo stesso tema, oggi, Pantaleo indica la via di una “mobilitazione unitaria di tutti i comparti pubblici”. “Nel Def – spiega il segretario in una nota - oltre a rinviare al 2020 i contratti pubblici si prevede, per i comparti della conoscenza, la revisione del contratto degli insegnanti, il reclutamento degli insegnanti e dei dirigenti, incentivi alle università e valutazione individuale. Si intendono imporre unilateralmente tali misure cancellando il contratto nazionale”.
Quanto al tesseramento, dati interessanti sono stati diffusi da Maurizio Lembo, segretario organizzativo della FLC CGIL: “Abbiamo superato un traguardo storico delle 200.000 tessere, abbiamo acquisito oltre 10.000 iscritti in più pari ad una crescita del 5,68%”. Cresce in particolare la rappresentanza nel mondo precario e, nella scuola, "siamo più rappresentativi – spiega Lembo - fra il personale a tempo determinato che fra quello a tempo indeterminato, con un rapporto fra addetti e iscritti triplicato negli ultimi 10 anni. Più in generale, delle quasi 200.000 tessere FLC, quasi un terzo è rappresentato da iscritti con rapporto di lavoro precario".
Il Congresso della FLC CGIL è seguito capillarmente dal sito dell’organizzazione omonima all’indirizzo https://congresso2014.flcgil.it/.